I kumquat sono frutti stravaganti. Con le loro dimensioni ridotte e il colore allegro, assomigliano ad arance in miniatura.
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Ma sgranocchiare un intero kumquat potrebbe sorprenderti. Mentre le arance e altri agrumi hanno bucce aspre e polpa dolce, i kumquat sono al contrario.
Anche il lignaggio botanico del kumquat è un po’ particolare infatti, inizialmente, i botanici classificarono il frutto come Citrus japonica, successivamente lo riclassificarono in un nuovo genere, Fortunella, dal nome del noto esploratore e ladro segreto dI tè, Robert Fortune e solo più recentemente lo ribattezzarono di nuovo Citrus japonica.
Sono quindi originari del sud-est della Cina, dove furono addomesticati per la prima volta e dove si possono ancora trovare selvatici. La prima descrizione di questo frutto proviene dalla “Monografia delle arance” dello studioso cinese antico Han Yen-chih, nel 1178 a.C.
I kumquat crescono su adorabili alberelli che hanno foglie verdi scure e lucide e bellissimi fiori profumati e sono disponibili in diverse varietà. Quello più comune è la Fortunella Margarita o Nagami, di forma più allungata con la buccia color arancio chiaro, liscia e molto ricca in oli essenziali.
Come dicevamo, sono gli unici agrumi che possono essere mangiati con la buccia e tutto il resto; infatti, oltre alle dimensioni perfette per essere mangiati in un boccone le bucce di kumquat sono più dolci del succo aspro all’interno. Vengono solitamente consumati crudi, trasformati in conserve (vedi la nostra marmellata di Kumquat e Limone ) o canditi. La buccia e la polpa insieme creano un delizioso contrasto dolce-agrodolce e, sebbene non siano molto comuni, sono in realtà un frutto versatile, che si comporta bene sia in piatti dolci che salati come il pesce o un insalata di farro e verdure croccanti o fatti cadere in un bicchiere di prosecco o roteati in un gelato alla vaniglia.
Sono ricchi di fibre e vitamina C. Nella medicina tradizionale cinese, si dice che i kumquat aiutino il mal di gola, catarro eccessivo e tosse.
Di seguito trovate una ricettina interessante per un tè un pò particolare:
10 kumquat
1 litro di acqua
Miele o zucchero (facoltativo)
Lavare bene i kumquat, non sbucciarli. Tagliare a metà. A mano, spremere la maggior parte del succo di ogni pezzo nella pentola attraverso un colino (per raccogliere i semi), quindi inserire tutto il frutto. Versare l’acqua bollente nella pentola, coprire e lasciare in infusione per cinque minuti.
Se stai cercando di alleviare un raffreddore o una brutta tosse, bevilo sempre caldo.
Se invece vuoi farti un aperitivo rinfrescante aggiungici un pò di miele e 3 cubetti di ghiaccio 😉🍹